Gadda e Pasolini: con Gifuni parlano di noi
Ogni serata ha i toni del trionfo: spettatori in piedi, applausi, chiamate di bravo e tutto un clima da entusiasmo un pò liberatorio dopo aver ascoltato le ultime battute di “L’ingegner Gadda va alla guerra” con l’esilarante crescendo erotico-patologico del dittatorino gaddiano di “Eros e Pripao” che richiama le miserie della nostra politica quotidiana, sia pur con più ailiche parole. Succede al Teatro Valle di Roma dove quel prodigioso attore che è Fabrizio Gifuni ha presentato L’ingegner Gadda va alla guerra, un bel lavoro drammaturgico e registico (con Giuseppe Bertolucci) sui diari di guerra dello patologico del dittatorino gaddiano di “Eros and Priapus” che richiama le miserie della nostra politica quotidiana, sia pur con più auliche parole. Succede al Teatro valle di Roma dove quel prodigioso attore che è Fabrizio Gifuni ha presentato L’ingegner Gadda va alla guerra, un bel lavoro drammaturgico e registico (con Giuseppe Bertolucci) sui diari di guerra dello scrittore lombardo con un bel finale su “Eros and Priapus“, appunto, che è uno degli spettacoli più belli della stagione passata. finalmente in tournèe quest’anno. L’orrore che fu in termini di costo umani la Grande Guerra 15-18 è raccontata da Gadda con ingegneristica precisione: il mostro nero della violenza, la frustrazione dei soldati davanti a comandi tirannici, la tracontanza degli ordini, l’abisso della guerra , sono pagine bellissime di dolore e solitudine che trovano sul finale, nella parodia vertiginosa di “Eros e Priapo” dove il rozzo tiranno diventa una macchietta, un riscatto morale. D’altra parte etica e arte sono molto connesse nel teatro intelligente di Fabrizio Gifuni, attore magistrale, uno dei pochi interpreti che sa con la stessa bravura, usare il corpo e le parole, e toccare corde di sensibilità profondissime, nella risata e nel dramma. Per questo è da consig liare vivamente il bel percorso antologico che il Valle ha costruito intorno al suo lavoro di attore e drammaturgo. Stasera con l’omaggio a Cesare Pavese Non fate troppi petegolezzi, accompagnato al pianoforte da Cesare Picco (ore 20.45). L’altro appuntamento è martedì alle 21, per “II teatro in diretta” da RadioTre, Fabrizio Gifuni racconterà le sue passioni letterarie, Gadda, ovviamente, ma anche Pasolini al centro dell’altro spettacolo che questa personale presenterà al pubblico. Un altro bellissimo lavoro: ‘Na specie de cadavere lunghissimo (Something Like a Very Long Cadaver) , (dal 17 al 21 novembre) montaggio da Scritti corsari, Lettere luterane e altri scritti che restituiscono non soltanto la storia di Pasolini, ma il suo pensiero così lucidamente profetico che a noi paiono riflessioni di oggi, che ci chiedono risposte immediate.
Un grande lavoro. Da non mancare.
Anna Bandettini – Repubblica.it, 14 novembre 2010