“Inverno”, storie di coppie e storie di vampiri
Storie di coppie, storie di vampiri. I vampirizzati: un giovane scrittore e la moglie gallerista (Fabrizio Gifuni e Valeria Bruni Tedeschi). I vampiri: un uomo maturo di soave arroganza (Yorgo Voyagis) e la sua consorte dall’aria sventata (Valeria Golino) che in realtà è una terribile “acqua cheta”, pronta a introdursi con destrezza nelle crepe degli altrui ménage. Aggiungete uno psichiatra confuso (Alberto Di Stasio), un manoscritto che passa di mano in mano, un doppio tentativo di seduzione che non andrà in porto ma si trasformerà in furto letterario, e capirete che con L’inverno Nina Di Majo, classe 1975, rischia molto. Passerà per presuntuosa, la confronteranno agli Antonioni e ai losey-Pinter anni 60, si enfatizzeranno incongruenze e artificiosità. Però con tutti i suoi tic, le esagerazioni, la ricercata sgradevolezza, L’inverno resta un raro esempio di cinema di ricerca, di inconsueta e brutale aderenza psicologica. E la Di Majo sa spingere i personaggi (e gli attori, tutti notevoli e davvero senza rete) su terreni infidi e molto interessanti a volerli guardare da vicino. Sarà mica anche lei un po’ vampiro?
Fabio Ferzetti, Il Messaggero – 8 febbraio 2002