«È avvenuto contro ogni previsione; è avvenuto in Europa; […] È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire. Può accadere, e dappertutto. […] La violenza, “utile” o “inutile”, è sotto i nostri occhi: serpeggia, in episodi saltuari e privati, o come illegalità di stato […] Attende solo il nuovo istrione (non mancano i candidati) che la organizzi, la legalizzi, la dichiari necessaria e dovuta e infetti il mondo. […] Occorre quindi affinare i nostri sensi, diffidare dai profeti, dagli incantatori, da quelli che dicono e scrivono “belle parole” non sostenute da buone ragioni.»