Gli Indifferenti

"Gli indifferenti. Parole e musiche da un Ventennio" - 2012

Press

Parole e note. Esercizio per ricordare

“Si era arrivati a una situazione non so se più tragica o se grottesca: un blocco di milioni di uomini acconsentirono di obbedire a un branco di ladri e avventurieri sapendo che erano avventurieri e ladri, e non riuscirono a sperarne la liberazione se non da forze esterne…”. Con le parole di Raffaello Ramat nel 1943 si è aperto venerdì scorso alla Filarmonica Romana Gli indifferenti, parole e musiche da un Ventennio, uno spettacolo dedicato alla Giornata della Memoria. L’attore Fabrizio Gifuni, il mezzosoprano Monica Bacelli e la pianista Luisa Prayer hanno messo a confronto le dichiarazioni dei nostri intellettuali – soprattutto compositori come Pizzetti, Mascagni, Casella, ma anche giornalisti come Montanelli e filosofi come Gentile che aderirono al fascismo e ne furono complici -, con le musiche estetizzanti di quel ventennio che terminò con le leggi razziali e la follia della guerra. Gli indifferenti è un esercizio di memoria utile a sfatare la leggenda dura a morire degli “italiani brava gente” e un voluto cortocircuito con il presente. La frase di apertura dello spettacolo prima citata, come la stragrande maggioranza dei testi scelti, potrebbe infatti appartenere ai nostri giorni. Serve a ricordarci che la mancanza di memoria e l’indifferenza ci riguardano fin troppo da vicino. E bravi, coinvolgenti e convincenti sono gli interpreti nel rendere tutto questo senza forzature, ma con ammaliziata abilità, distacco, acida ironia.

OLTRE L’EPISODIO
Questo spettacolo meriterebbe di nonrestare solo un episodio della Giornata della Memoria 2012, magari aggiungendo una maggiore teatralità, viste le indubbie doti attoriali tanto di Gifuni, vero camaleonte alle prese con tante voci diverse, che di Bacelli, cantante con una sapienza scenica che spazia dalla follia barocca settecentesca alle più decantate atmosfere impressioniste di Pelléas et Métisande di Debussy, corroborati dalla verve musicale di Prayer impagabile nell’eseguire con meccanica follia le Variazioni di Casella.

Luca Del Fra – L’Unità, 31 gennaio 2012