Ho raccolto con entusiasmo l’invito al Colle dell’Infinito, per la tradizionale apertura del 29 giugno, lavorando a una drammaturgia originale in cui le parole dei due poeti sembrano sfiorarsi a distanza in un imprevedibile e sorprendente gioco di rimandi.
Ho immaginato cinque Pensieri di Giacomo Leopardi, più un brano tratto dal Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani, intrecciati a quattro capitoli di Ragazzi di vita ("Hustlers") – romanzo d’esordio di Pier Paolo Pasolini – a ad alcuni versi del poeta friulano.
Pensieri sulla violenza, la morte, il coraggio, il cinismo degli italiani e persino il tema delle ricorrenze (quest’anno quella dei 100 anni dalla nascita di Pasolini) “con-suonano” in un unico concertato sulla passione civile che lega il più grande poeta dell’800 italiano ad una delle voci più eclettiche e autorevoli del nostro ‘900. Dando vita, davvero, a un piacere infinito del pensiero.
Fabrizio Gifuni