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Esterno notte

Esterno Notte

Exterior Night - 2022

Directed by Marco Bellocchio

With: Fabrizio Gifuni, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra.

and Paolo Pierobon, Pier Giorgio Bellocchio, Aurora Peres, Eva Cela, Luca Lazzareschi, Gloria Carovana, Michele Eburnea, Davide Mancini.

Screenplay: Marco Bellocchio, Stefano Bises, Davide Serino, Ludovica Rampoldi
Fotografia: Francesco Di Giacomo
Editing: Francesca Calvelli
Scenography: ndrea Castorina
Musics: Fabio Massimo Capogrosso
Costume: Daria Calvelli
Makeup artist: Enrico Jacoponi
Hair stylist: Alberta Giuliani
Producted by: The Apartment, Kavac, ARTE France; in collaboration with Rai Fiction
Italian distribution: Lucky Red
International distribution: Fremantle

1978. Italy is torn by civil war. On the one hand are the Red Brigades, the main armed organization of the extreme left, and on the other is the State. Street violence, kidnappings, knee-cappings, gunfights, attacks. For the first time in a Western country, a government supported by the Communist Party (PCI) is about to establish itself in an epochal alliance with the historic conservative bulwark of the nation, the Christian Democracy (DC). Aldo Moro, President of the DC, is the main proponent of this accord, which marks a decisive step toward mutual recognition between the two most important parties in Italy. On the very day of the inauguration of the government that he managed to put together with his political skill - 16 March 1978 - on the way to Parliament, Moro is kidnapped in an ambush that wipes out his entire escort. It is an attack aimed directly at the heart of the state. Moro’s imprisonment will last fifty-five days, punctuated by his letters and the communiqués from the Red Brigades: fifty-five days of hope, fear, negotiations, failures, good intentions and bad actions. Fifty-five days, at the end of which his body is found abandoned in a car in the center of Rome, exactly halfway between the headquarters of the DC and that of the PCI.

Available on RaiPlay

On Netflix since 17 December 2022

"Exterior Night" at New York Film Festival
Lincoln Center – Francesca Beale Theater, 5 October 2022
New York Film Festival 

"Exterior Night" at BFI London Film Festival
BFI Southbank – Sala NFT 3, 9 October 2022
BFI London Film Festival

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 Diberti & C S.r.l. (Film Agency)
Via G. P. Pannini, 5 – 00196 Roma
Tel. 06.85304810
www.dibertiec.com

Natalia Di Iorio (for theatrical performances distribution)
info@cadmostudio.it

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fabriziogifuni@yahoo.it

Website by Sabrina Persichetti

English translation by Lynn Swanson

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nomination premio montecarlo 2019

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Nomination for Montecarlo Television Festival - 2019

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Le cinque giornate di Milano

Le cinque giornate di Milano

Five Days in Milan - 2004

Directed by Carlo Lizzani

With: Fabrizio Gifuni, Chiara Conti, Giuseppe Soleri, Ana Caterina Morariu, Daniela Poggi, Riccardo, Sammel, Giancarlo Giannini

Screenplay: Fabio Campus, Giuseppe Badalucco, Franca De Angelis
Cinematography: Blasco Giurato
Editing: Massimo Quaglia
Scenography: Enrico Tovaglieri
Costumes: Luigi Bonanno
Soundtrack: Stelvio Cipriani

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Vite in sospeso (Belleville)

Cinema

Belleville - 1998

Directed by Marco Turco

With: Massimo Bellinzoni, Paolo Bessegato, Isabella Ferrari, Ennio Fantastichini, Fabrizio Gifuni

Screenplay: Marco Turco, Andrea Porporati, Doriana Leondeff
Cinematography: Franco Lecca
Editing: Simona Paggi
Costumes: Lia Francesca Morandini
Music: Riccardo Fassi

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Alcide De Gasperi

Alcide De Gasperi

Alcide De Gasperi - 2005

Directed by Liliana Cavani

With: Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Stefano Scandaletti, Ana Caterina Morariu, Camilla Filippi, Massimo Poggio, Andrea Tidona, Toni Bertorelli, Mattia Sbragia

Screenplay: Massimo De Rita, Mario Falcone
Cinematography: Claudio Sabatini
Editing: Massimo Quaglia
Scenography: Tonino Zera
Costumes: Alessandro Lai
Soundtrack: Paolo Vivaldi

Flaiano Award - 2005
Ischia Award - 2005
Rodolfo Valentino Award - 2005

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L’ultima frontiera

L’ultima frontiera

The Last Frontier - 2006

Directed by Franco Bernini

With: Fabrizio Gifuni, Nicole Grimaudo, Guido Caprino, Stefania Orsola Garello, Francesco Meoni

Screenplay: Franco Bernini, Marcello Fois
Cinematography: Tani Canevari
Editing: Carla Simoncelli
Scenography: Giada Calabria
Costumes: Paola Marchesin

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Paolo VI

Paolo VI

Paul VI. The Pope in the Tempest - 2008

Directed by Fabrizio Costa

With: Fabrizio Gifuni, Mauro Marino, Antonio Catania, Mariano Sigillo, Licia Maglietta, Luca Lionello, Sergio Fiorentino, Luciano Virgilio

Screenplay: Francesco Arlanch, Maura Nuccetelli, Gianmario Pagano
Cinematography: Giovanni Galasso
Editing: Alessandro Corradi
Scenography: Antonello Geleng
Costumes: Enrica Biscossi
Soundtrack: Marco Frisina

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C’era una volta la città dei matti

C’era una volta la città dei matti

Once Upon a Time the City of Fools - 2010

Directed by Marco Turco

With: Fabrizio Gifuni, Vittoria Puccini, Branko Djuric, Michela Cescon, Thomas Trabacchi, Sandra Toffolatti.

Screenplay: Alessandro Sermoneta, Katja Colja, Elena Bucaccio, Marco Turco
Cinematography: Marco Onorato
Editing: Massimo Quaglia
Scenography: Walter Caprara
Costumes: Lia Francesca Morandini
Soundtrack: Mauro Pagani

  • Best Actor at Montecarlo Festival - 2010
  • Best Actor at Roma Fiction Festival, 2010
  • Best Actor at Busto Arsizio Film Festival, 2010
  • Best Actor at Alghero Festival, 2010
  • Premio della Rivista del Cinematografo, 2010
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Ragazzi di vita-Porro

Ragazzi di vita - Foto di Esther Favilla

"Hustlers" by Pier Paolo Pasolini - 2015

Press

Gifuni nel gran racconto romano di Pasolini

Serata bella e importante quella del 7 giugno in cui Fabrizio Gifuni ha letto alcune parti dei Ragazzi di vita ("Hustlers") di Pasolini al Parenti, dove tornerà sicuro alternando, a giocoliere della parola e dei sentimenti, con Camus e con una nuova prova, Bolaño. Il “fratello” Lehman ha lasciato l’economia mondiale, Wall Street, gli shabbat e si ri-posiziona nelle borgate romane, dove era partito con Na’ specie di cadavere lunghissimo.
Ed è ancora e sempre Pasolini: ma quelli di Gifuni non sono solo dei reading, non sta impalato col microfono in mano davanti a un leggìo con la lampadina accesa, bensì si muove, accende di vita propria le pagine che legge, fa del neo realismo col linguaggio di vita dello scrittore friulano, consulente di parolacce di borgata per il Fellini delle Notti di Cabiria e debuttante scandaloso nel 1955 con questo romanzo che rivoluzionò un modo di scrivere e di essere.
Riesce nello stesso tempo a far vivere e vedere le avventure di questi ragazzi di vita (i vecchi racconti romani di Moravia…) ed anche a storicizzare l’opera (che non ha mai preso, se non sotto mentite spoglie, la strada del cinema) inserendo con la sua arte dialettica delle invisibili “virgolette”. Un romanzo attualissimo e in cui debuttano personaggi che poi si rincorrono nella carriera multimediale di Pasolini: 75 minuti sulle 9 ore e 20 che occupa l’integrale audio libro Emons letto dall’attore di Capitale umano e che in tv è stato sia De Gasperi sia Basaglia. “Un’altra straordinaria occasione, come Gadda, di ripercorrere un’avventura linguistica” dice Gifuni che è appena stato come professore ad Harvard a parlare di Gadda. Come ha vivisezionato il romanzo pasoliniano? “Un principio di piacere, le parti che mi emozionavano di più, ma anche cercando di restituire un arco narrativo pur per ellissi e in modo frammentario.
Al centro c’è il Riccetto, già presente nel monologo curato da Giuseppe Bertolucci: è un archetipo dell’immaginario pasoliniano che nasce in una sua poesia giovanile poi riscritta”. Ma quello che appassiona Gifuni in questi suoi viaggi nella memoria letteraria (mai così attuale) è il gioco a rimpiattino tra prima e terza persona, quel gioco che viene da Pirandello e non a caso piaceva tanto a Ronconi quando prendeva ispirazione dai libri (e lo fece con Gadda, pure lui, tra gli altri), sono i passaggi continui dalla vita all’opera e viceversa. Le parole dell’artista restituiscono le danze dei Narcisi di borgata, quegli accattoni capaci di morire sulla croce come si è di recente visto nella riduzione teatrale della “Ricotta”: “L’ossessione pasoliniana prende corpo nei ‘50 in questo che è il suo miglior affresco. Le pulsioni che attraversano la mia lettura oscillano continuamente tra un romanzo intatto nella sua purezza senza rughe, ma che è impossibile non leggere con gli occhi del presente, addirittura come premonizione di vita e di morte del poeta. Pasolini dissemina l’opera di riflessioni sulla morte, riesce perfino a prefigurare la stessa immagine del suo assassinio”.
E torna così il grande tema del rapporto mai scisso tra vita e morte, leggere Pasolini è essere sempre esposti a quest’oscillazione: “Per l’Attore è una festa entrare in quel mondo, quelle parole, quelle memorie. “Ragazzi di vita” è uno dei romanzi più belli del 900 e mi emoziona giocare col ruolo, affiancandolo, facendolo apparire e scomparire, nascondendomi dietro di lui o lasciare che lui si nasconda dietro di me, una danza continua tra narratore e personaggio, tra discorso diretto e indiretto: la magìa di questa dissolvenza è la cosa che mi appassiona, far balenare per frammenti qualcuno ora vero e ora scomparso, come i Lehman. Segno per fortuna che un certo legame rituale della scena può ancora restare intatto”. E non tutto è perduto.

Maurizio Porro, cultweek.com – 12 giugno 2015