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Lascia stare i Santi

Cinema

Leave the Saints Alone - 2016 documentary - voice over

Directed by Gianfranco Pannone

Voices: Fabrizio Gifuni and Sonia Bergamasco
Musics and music consultant: Ambrogio Sparagna
Cinematography: Tarek Ben Abdallah
Editing: Angelo Musciagna
Sound editor: Marco Furlani

A documentary directed by Gianfranco Pannone with the voices over of Fabrizio Gifuni and Sonia Bergamasco
In the documentary "Leave The Saints Alone" director Gianfranco Pannone uses new footage and archives to show how the religious procession is more than worship.

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Rubando bellezza

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Stealing Beauty - 2016 documentary

Directed by Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli and Danny Biancardi

With: Attilio Bertolucci, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci, Lucilla Albano Bertolucci, Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Fabio Bianchini, Morando Morandini, Luigi Menozzi, Angelo Tonelli, Remo Galeazzi

Cinematography: Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli, Danny Biancardi
Editing: Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli, Danny Biancardi
Sound: Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli, Danny Biancardi, Lorenzo Farolfi (Sound Engineer)

È naturalmente un’ottima notizia quella che registra la sempre più impetuosa affermazione dei documentari non più parenti poveri, bensì declinazione linguistica preziosa del cinema di finzione. E se il rischio è che si faccia una certa confusione tra le ormai copiose offerte (che non è detto siano tutte allettanti e necessarie), l’interesse del pubblico è destinato a rafforzarsi enormemente quando viene sollecitato da titoli del livello di Rubando bellezza diretto e prodotto da Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli e Danny Biancardi che – presentato con grande successo lo scorso luglio a Trieste e pronto a iniziare un lungo percorso nelle sale selezionate di tutt’Italia – offre l’eccezionale possibilità d’abbandonarsi all’analisi dettagliata, eppure in un certo senso romanzesca di una famiglia straordinaria come quella dei Bertolucci. In effetti nelle immagini sapientemente montate (materiale di repertorio, filmini familiari, spezzoni d’interviste e programmi tv) la storia psicanalitica del ramo maschile dei Bertolucci finisce con l’assomigliare all’esplorazione di un territorio eccelso, vivido, terso della creatività italiana: concentrata nei luoghi d’elezione e poi via via diramata nella straordinaria vastità di stimoli che hanno caratterizzato la storia dei tre artisti e dei congiunti più intimi.

Valerio Caprara – Il Mattino

 

È il ‘romanzo di famiglia’ il modello narrativo e metrico che Fulvio Wetzl, Laura Bagnoli e Danny Biancardi assumono per raccontare la costruzione dell’identità familiare dei Bertolucci. Le loro divagazioni sapienti, le loro forme diramate e ampie, le loro autobiografie romanzesche, dichiarate in un titolo domestico (“La camera da letto”), dissimulate dietro la luna o accordate col dolce rumore della vita. Avviato dal poema e dall’intima stanza di Attilio Bertolucci, appassionato lettore della Recherche, Rubando bellezza restituisce allo spettatore il calore della vita che percorre e investe l’attività artistica della famiglia Bertolucci, tagliando la prosa e scolpendola ritmicamente fino a creare una zona franca al confine tra biografia, racconto, riflessione, testimonianza, recitazione, omaggio.
Tre sguardi e tre videocamere per rubare la bellezza e non perderne nemmeno un frammento, per trattenere quello che per sua natura non si lascia afferrare. Interviste, letture, materiali d’archivio, sequenze, lampi drammaturgici, tessono i tempi e gli spazi dei Bertolucci, alternando la poesia alla prosa, le impennate liriche ai respiri elegiaci, la geometria alla geografia.

Marzia Gandolfi – mymovies.it

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Fai bei sogni

Fai bei sogni

Sweet Dreams - 2016

Directed by Marco Bellocchio

With: Valerio Mastandrea, Barbara Ronchi, Fabrizio Gifuni, Bérénice Bejo, Guido Caprino, Miriam Leone, Nicolò Cabras, Emmanuelle Devos, Roberto Herlitzka, Piera Degli Esposti

Cinematography: Daniele Ciprì
Screenplay: Edoardo Albinati
Editing: Francesca Calvelli
Soundtrack: Carlo Crivelli

Con le vite degli altri

Un bambino come tanti cresce segnato da un dolore segreto in un’Italia che molti ricordano ancora. Quando aveva solo 9 anni sua madre è morta misteriosamente, o forse di misterioso e malsano c’è solo il silenzio che circonda da sempre quella morte improvvisa e mai spiegata. Così il bambino cresce nel rancore e nel sospetto, diventa grande, si scopre giornalista, viaggia, vede il mondo, racconta la squadra dell’infanzia e del cuore, il Torino, va anche a Sarajevo da inviato di guerra – ma non elabora mai fino in fondo quel lutto irrisolto. Anzi ritrova qualcosa di sé perfino dove meno se lo aspetta. Come quando si sorprende a fotografare con la sua macchinetta, sconvolto, il fotoreporter che con cinismo sta scattando le immagini di un bambino sprofondato dentro un videogame pur di non vedere ciò che non potrebbe sopportare…
In scene come questa, e in tante altre disseminate dentro un racconto volutamente raspodico, vibra il senso profondo di Fai bei sogni, film di Marco Bellocchio ispirato al best seller autobiografico di Massimo Gramellini, giornalista della Stampa.
Altre sono meno incisive perché Bellocchio è un regista dalle accensioni folgoranti più che un narratore “puro”, cioè racconta attraverso immagini capaci di condensare in un lampo tutto il mondo, un conflitto, una vertigine. Così, emoziona veramente quando intreccia il destino di Massimo a incontri decisivi, come quello con il prete-professore che gli dà una sonora lezione di vita, il sempre magnifico Roberto Herlitzka; o quello, notturno e avventuroso, con l’innominato “presidente” (un magistrale Fabrizio Gifuni) che in pochi minuti illustra al cronista il gusto del rischio, la passione del gioco, le doti visionarie di un vero capitano d’industria, per poi uscire di scena in modo inaspettato (offrendo al giornalista, oltre allo scoop, ampia materia su cui riflettere…).
Magari non è sempre altrettanto trascinante quando il povero Massimo (che da adulto è Valerio Mastandrea), viene lasciato solo con i suoi fantasmi (Belfagor, terrificante serie tv anni 60), i ricordi della madre (l’intonatissima Barbara Ronchi), o quel padre in difficoltà (Guido Caprino). Però a ben vedere Bellocchio aggiunge un capitolo meno personale ma tutt’altro che banale a quell’autobiografia collettiva, proprio così, che corre segretamente sotto tutto il suo cinema. Con un film forse più fragile se visto da vicino, ma sotterraneo e potente se considerato accanto a tutti gli altri.

Fabio Ferzetti – il Messaggero

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Dove non ho mai abitato

Dove non ho mai abitato

Where I Never Lived - 2017

Directed by Paolo Franchi

With: Emmanuelle Devos, Fabrizio Gifuni, Giulio Brogi, Hippolyte Girardot, Isabella Briganti, Giulia Michelini, Fausto Cabra, Jean-Pierre Lorit, Alexia Florens, Naike Rivelli, Valentina Cervi, Yorgo Voyagis

Screenplay: Paolo Franchi and Rinaldo Rocco
Cinematography: Fabio Cianchetti
Soundtrack: Philippe Sarde
Scenography: Giorgio Barullo
Costumes: Grazia Colombini

Mention of the Toulouse Italian Film Festival - 2018

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Evviva Giuseppe

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Long Live Giuseppe! - 2017 documentary

Directed by Stefano Consiglio

With: Giuseppe Bertolucci, Attilio Bertolucci, Bernardo Bertolucci, Fabrizio Gifuni, Lidia Ravera, Domenico Rafele, Marco Tullio Giordana, Laura Morante, Gianluca Farinelli, Aldo Nove, Nanni Moretti, Stefania Sandrelli, Sonia Bergamasco, Emanuele Trevi, Roberto Benigni

Cinematographer: Cesare Accetta
Editing: Silvia Di Domenico
Music: Nicola Piovani

Production:
Samanta Gandolfi Branca, Alessandro Lo Monaco, Andrea Gambetta,
Massimiliano Di Liberto per Célestes Images, Verdiana, Fondazione Cineteca di Bologna

with the support of Regione Emilia Romagna – Film Commission

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(The Beast)”

La Belva

The Beast - 2020

Directed by Ludovico Di Martino

With: Fabrizio Gifuni, Lino Musella, Andrea Pennacchi, Emanuele Linfatti, Monica Piseddu

Screenplay: Claudia De Angelis, Ludovico Di Martino and Nicola Ravera
Fotografia: Luca Esposito
Editing: Francesco Loffredo
Scenography: Fabrizio D’Arpino
Production: Warner Bros. Entertainment Italia and Groenlandia
Distribution: Warner Bros. Pictures (Italia)

Leonida Riva (Fabrizio Gifuni) is a gloomy and solitary war veteran, once Captain of the Army’s special forces. Life and work have driven Riva further and further apart from his family. His eldest son, Mattia, never forgave him while his daughter, Teresa, loves him unconditionally. However, a tragic event will force Leonida to transform into something he thought he had long buried in the past. A high-tension emotional story which merges feeling and action in a crescendo which will lead a man to transform, out of love, into a true public enemy.

Available on Netflix

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Agalma

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"Agalma" - 2022 documentary - voice over

Directed by Doriana Monaco

Voices Fabrizio Gifuni and Sonia Bergamasco

Production: Parallelo 41 and Ladoc
With Mann (National Archeologic Museum of Naples)
With the support of: Regione Campania Fondazione Film Commission Regione Campania

 

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Lei mi parla ancora (She Still Talks to Me)"

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She Still Talks to Me - 2021

Directed by Pupi Avati

With: Renato Pozzetto, Stefania Sandrelli, Isabella Ragonese, Fabrizio Gifuni, Lino Musella, Chiara Caselli, Alessandro Haber, Serena Grandi, Gioele Dix, Nicola Nocella, Giulia Elettra Gorietti, Matteo Carlomagno, Veronica Visentin

Screenplay: Pupi Avati, Tommaso Avati, Romano Reggiani, from the novel by Giuseppe Sgarbi

Cinematography: Cesare Bastelli
Editing: Ivan Zuccon
Production: Bartlebyfilm, Vision Distribution, with the support of Emilia-Romagna Film Commission
Distribution: Vision Distribution (Italia)